Un libro di splendida misoginia scritto da una donna!, ecco
qualcosa di lungamente atteso e di finalmente realizzatosi con Fedra e le
mammine nei caffè di Lodovica San Guedoro. Il toscano Gian Burrasca, la francese
Zazie e l’ebreo tedesco Heine, sommati, non avrebbero potuto portare avanti un
discorso più sfrontato e provocatorio di quello condotto con tanta maestria da
quest’autrice siciliana di oggi. Le salate verità, da lei annunciate con
l’innocenza, la forza, il candore e la malizia di una giovinezza inesauribile,
potrebbero forse servire ad avviare una buona riflessione sull’eterno femminino,
ma anche su tante altre cose ingiustamente ritenute di poco conto.
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